La dedicazione al Salvatore, tipica di molte fondazione regie longobarde, e la funzione originaria della chiesa, fondata nel VII secolo dal re Ariperto I ed eletta a proprio mausoleo e in seguito di tutta la dinastia bavarese dei re longobardi, deve avere attratto nei secoli successivi le attenzioni della corta regia e imperiale.
Non sappiamo se già in origine, o comunque nei secoli VIII e IX, alla chiesa fosse annesso un monastero.
In ogni caso, alla seconda metà del X secolo si data la solenne istituzione di un cenobio da parte dell’imperatrice Adelaide di Borgogna, moglie dell’imperatore Ottone I di Sassonia, sotto la supervisione dell’abate Maiolo di Cluny. Tale atto attribuì da subito a pieno titolo lo status di monastero imperiale al cenobio di San Salvatore, verso il quale si testimoniano molte attenzioni e benefici elargiti dall’imperatrice Adelaide e dalla principessa bizantina Teophano, moglie di Ottone II e imperatrice a sua volta.
Tale status, dal quale derivò una cospicua ricchezza economica e fondiaria della fondazione monastica, ebbe una sua particolare sottolineatura nel XII secolo in virtù della costruzione di un Palatium ad opera dell’imperatore Federico Barbarossa, che vi risiedette a numerose riprese e ne fece sede di governo.